Riccardo Franco-Loiri

Akasha, alias di Riccardo Franco-Loiri, è un visual artist e performer la cui ricerca si muove nell’ambito dell’astrattismo, ibridando materia e digitale.
Esplora le estetiche post-internet e l’arte visuale attraverso le potenzialità del codice e della luce, indagando il rapporto tra percezione e rappresentazione.
I suoi lavori spaziano dal videomapping architetturale alle performance immersive e installazioni audiovisive.
Nel 2018 co-fonda High Files, studio specializzato in visual design per spettacoli musicali e teatrali, videomapping ed esperienze museali immersive.
Le sue opere e performance sono state presentate in festival e istituzioni internazionali come Mutek.Japan, Outline Festival, W1 Gallery London, Aiff Venice Film Festival, Constellation de Metz, Nextones, Seeyousound e Bright Leipzig.


Hortus Occultum

Hortus Occultum è un archivio vivente di botaniche impossibili, un giardino segreto dove le piante delle fiabe e dei sogni si ricombinano in un linguaggio nuovo.
Mandragore sussurranti, rose oscure, felci traslucide, cardi di luce, funghi cangianti e alberi d’ossidiana popolano un ecosistema ibrido, nato più dall’immaginazione collettiva che dal suolo reale.
Il progetto si ispira ai grandi codici di botanica fantastica — da Kunstformen der Natur di Ernst Haeckel al Voynich Manuscript, fino al Codex Seraphinianus di Luigi Serafini — e alle allegorie letterarie in cui le piante immaginarie diventano specchi della coscienza.
Su questa base, l’artista ha addestrato modelli di intelligenza artificiale capaci di generare nuove forme botaniche, nate da pigmenti digitali e memorie visive di antichi erbari.
Attraverso algoritmi di object tracking, queste creature vegetali respirano, crescono, si trasformano.
Ne emerge una natura generata dal dato e dal pensiero, un esperimento di co-creazione uomo-macchina che reinterpreta le antiche tavole alchemiche nel linguaggio dell’era digitale.

Instagram
@akasha_visual_art