Virgilio Villoresi è un regista e artista visivo che unisce cinema, animazione e artigianato in un linguaggio personale e riconoscibile.
Il suo lavoro nasce da un dialogo profondo con le avanguardie storiche, il cinema sperimentale e l’animazione d’autore, con riferimenti che spaziano da Maya Deren a Kenneth Anger, da Patrick Bokanowski a Jan Lenica, da Jean Cocteau a Paolo Gioli.
Nel 2005 realizza il suo primo cortometraggio, Frigidaire, interamente costruito con la tecnica del passo uno e il collage animato — un’opera che segna l’inizio di una poetica fondata sul gesto artigianale e sulla manipolazione diretta dell’immagine.
Da allora, ha sviluppato una ricerca visiva che privilegia la lavorazione manuale, le illusioni ottiche e gli effetti realizzati in macchina, rifiutando la CGI in favore di un’estetica tangibile e teatrale.
Parallelamente, ha portato avanti performance dal vivo in cui suono e immagine si fondono in tempo reale, esplorando la dimensione musicale del montaggio e il tempo come materia sensibile.
Ha firmato corti, spot e videoclip per artisti e brand internazionali come Vinicio Capossela, John Mayer, Blonde Redhead, Riva Starr, Bulgari, Fendi, Valentino, Etro, Cucinelli, Mini, 7UP, Acqua di Parma, Dolce & Gabbana, Ginori, Max Mara, Fornasetti, Roger Vivier.
I suoi lavori sono stati premiati in festival internazionali, tra cui Cartoons on the Bay, Future Film Festival, NY Film Festival, Amsterdam Film Festival e MUMIA Belo Horizonte.
Nel 2016 il Festival Internazionale del Film d’Animazione di Annecy gli ha dedicato una retrospettiva completa.
Ha esposto in numerose mostre, tra cui Prospettiva Mobile (Istituto Nazionale per la Grafica, Roma), Lo sguardo espanso (Catanzaro), Stanze animate (Palazzo Tupputi, Bisceglie), Trompe-l’œil e altre visioni (Ancona), Cinemagia (Fondazione Zoli, Forlì), Avventure di una visione (IULM, Milano).
Nel 2021 fonda a Milano Fantasmagoria, casa di produzione e laboratorio creativo dedicato al cinema e alla pubblicità d’autore.
Ha recentemente completato il suo primo lungometraggio, Orfeo, tratto da Poema a fumetti di Dino Buzzati, interamente realizzato in pellicola 16mm, dove live action e stop motion si intrecciano a miniature e scenografie costruite a mano.
Golden Light
Golden Light è un’immersione visiva nell’universo onirico e simbolista, diretto da Virgilio Villoresi con la fotografia di Michele Brandstetter.
Ambientato tra luci complementari, ombre e figure umane sospese, il filmato evita l’uso di effetti digitali: ogni illusione ottica è realizzata in tempo reale tramite luci RGB e dispositivi ottici artigianali.
I protagonisti, interpretati dallo stesso regista e dall’attrice Elizabeth Kinnear, sembrano muoversi in un paesaggio mentale, come due amanti/spettri intrappolati nei meandri della loro coscienza.
Le immagini evocano un dialogo tra percezione e sogno, memoria e desiderio, in un contesto visivamente ricco e suggestivo.
L’opera si rivela come un esperimento cinematografico che unisce musica, luce e gesto, invitando lo spettatore a perdersi e a ritrovarsi nei territori ambigui dell’immaginazione.
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@virgiliovilloresi