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Un materiale rivoluzionario, acclamato dai principali esperti medici per la sua capacità di assorbire molecole dannose presenti nell’aria e rilasciare aria più pulita, viene lanciato oggi (28 febbraio 2017) a Leicester Square, Londra.
Il materiale, chiamato The Breath, è stato creato da un team di ricercatori italiani di spicco. Sviluppato per la prima volta nel 2014, negli ultimi tre anni è stato implementato in diverse città europee, tra cui Roma e Milano.
Nel 2017 è stata annunciata una partnership esclusiva tra The Breath e Urban Vision, una delle principali società di media specializzata nel restauro sponsorizzato di monumenti e edifici storici in tutta Europa. Questo materiale verrà utilizzato in tutte le future installazioni pubblicitarie all’aperto di Urban Vision a Londra e in Italia.
Il lancio di The Breath avviene in seguito a una serie di studi allarmanti che mettono in guardia sui pericoli dell’inquinamento atmosferico per i londinesi.
La scorsa settimana, un nuovo studio commissionato da Sadiq Khan, sindaco di Londra, ha rivelato che decine di migliaia di bambini in 802 scuole londinesi sono esposti a livelli illegali di inquinamento atmosferico, che possono causare danni permanenti alla loro salute.
Allo stesso modo, un importante studio condotto dal King’s College London per Transport for London e la Greater London Authority ha rilevato che nel 2010 l’aria inquinata ha contribuito fino a 9.500 decessi nella capitale. Lo stesso studio ha stimato che il costo economico annuale di questi impatti sulla salute equivale a 3,7 miliardi di sterline.
Gianluca de Marchi, Presidente Globale di Urban Vision, ha dichiarato: “È necessario fare di più per affrontare il problema dell’inquinamento atmosferico. Credo che l’uso di tecnologie innovative come The Breath possa contribuire a migliorare la salute dei londinesi.”
Urban Vision ha una solida reputazione nella tutela della bellezza culturale e storica di alcune delle città più importanti del mondo. “Oggi, però, possiamo affermare che il nostro lavoro contribuisce anche a migliorare l’ambiente e a proteggere la salute delle persone dagli effetti nocivi dell’inquinamento atmosferico”, ha dichiarato l’azienda.
Secondo Anemotech, gli inventori di The Breath, il materiale utilizza una serie di nano-molecole e il naturale flusso d’aria dell’atmosfera locale per rimuovere inquinanti dannosi come ossidi di azoto, ossidi di zolfo e particolati. Può essere impiegato sia in ambienti interni che esterni, comprese postazioni di lavoro in ufficio, aule scolastiche e spazi pubblicitari.
Gli inventori italiani di The Breath affermano che, una volta installato, il materiale è in grado di assorbire elevate concentrazioni di inquinamento atmosferico in un’area di 25 metri. Installando 250 m² del materiale per un anno, il suo impatto sull’ambiente equivarrebbe all’eliminazione dell’inquinamento prodotto da oltre 750.000 veicoli a benzina senza piombo e 300.000 auto diesel.
The Breath, vincitore di numerosi premi per l’innovazione tecnologica in Italia, è stato elogiato nel 2016 dal professor Umberto Veronesi, ex Direttore Scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia. In un’intervista del marzo 2016, Veronesi ha sottolineato come The Breath rappresenti un valido esempio dell’alleanza tra tecnologia e scienza, cruciale per “vincere la battaglia nella cura e nella prevenzione del cancro.”
I test iniziali condotti lo scorso autunno presso 1-4 Leicester Square dall’Università Politecnica delle Marche hanno dato risultati positivi. Sulla base di questi dati, i ricercatori di The Breath stimano che due fogli di materiale da 10 m², posizionati correttamente nella piazza per un anno, potrebbero neutralizzare le emissioni di ossido di azoto di 5.475 veicoli diesel e i composti organici volatili emessi da 13.650 auto a benzina.
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